Si chiude così la IX edizione di “...e adesso?”, il progetto di orientamento al lavoro di Acen (Associazione costruttori edili Napoli), Inail Campania, ITL (Ispettorato territoriale del lavoro) del capoluogo campano, Collegio dei Geometri di Napoli e Istituto per geometri Della Porta-Porzio che ha già interessato più di mille studenti partenopei, in nove edizioni. Il progetto ha incontrato, nel tempo, anche il sostegno del Comune di Napoli. Ai sei studenti premiati dalla commissione tecnica, l’Acen ha assegnato un viaggio premio a Ivrea, con visita all’archivio storico Olivetti e al MAAM (Museo a cielo aperto di architettura moderna, dal primo luglio Patrimonio Unesco).
Quindici progetti per riqualificare l’ex mercato di Sant’Anna di Palazzo e sei viaggi premio per i migliori studenti dell’istituto Della Porta Porzio, ideatori e artefici di nuove proposte per l’area nel cuore dei quartieri spagnoli, disegnata oltre vent’anni fa dall’architetto Salvatore Bisogni.
Illustrati, col supporto di slide e tavole, gli elaborati sono stati valutati da una nutrita commissione tecnica composta da Maria Alfiero, segretario del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della provincia di Napoli, Mario Corrente, console regionale Campania Federazione Maestri del lavoro, Edoardo Cosenza presidente Ordine degli Ingegneri di Napoli, Sergio di Fiore professionista Cte Inail Campania, Paola Marone, presidente Fondazione Ordine Ingeneri Napoli, Paola Francesca Nisticò, docente Università “Federico II” di Napoli, Ettore Siniscalco, vice presidente Acen alle relazioni industriali e affari sociali, Umberto Vitiello, presidente Gruppo giovani Acen.
Una struttura multipiano contro il disagio sociale sociale, l’idea alla base dell’elaborato vincente. La commissione ha scelto i progetti elaborati da Annamaria Cozzoli, Raffaele Palma, Gianluca Morra, Andrea Trancone, Francesco Mauro e Luca De Bernardo. A totalizzare il maggiore punteggio è stato il lavoro di Annamaria Cozzoli che ha immaginato la struttura multipiano, con ingresso da via Chiaia e via Toledo, con finalità laboratoriale. Aperta per 24 ore e presidiata dalle forze dell’ordine, sarebbe rivolta all’incontro tra generazioni ed etnie e alla rimozione delle cause del disagio sociale. All’ultimo piano del progetto, basato sulla riscoperta dei 5 sensi, un cat cafè e un orto sociale.
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