INDUSTRIA 4.0 E SICUREZZA SUL LAVORO:
BUONE PRASSI, INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI
INNOVATION VILLAGE 2018
Napoli – Mostra d’Oltremare – padiglione 5, venerdì 6 aprile 2018,
sala BERNERS LEE - DI SEGUITO IL PROGRAMMA DEI LAVORI E, A SEGUIRE, LA SINTESI DELL'INTERVENTO SVOLTO DALL'INGEGNER PAOLA MARONE, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE ORDINE INGENGERI NAPOLI.
10:00 Benvenuto e apertura lavori
Daniele Leone, direttore regionale Inail Campania
Sonia Palmeri, assessore Lavoro e Risorse Umane Regione Campania
Federica Brancaccio, presidente Associazione Costruttori Edili Napoli
Paola Marone, presidente Fondazione Ordine Ingegneri Napoli
Pietro Salatino, Università degli studi di Napoli Federico II
Francesco Colangelo, Università degli studi di Napoli Parthenope
10:30 La sicurezza attiva in ambito industriale
Raffaele d’Angelo, coordinatore Contarp Inail Direzione regionale Campania
10:50 La realtà aumentata e la realtà virtuale applicata alla sicurezza sul lavoro
Antonio Lanzotti, Università degli Studi di Napoli Federico II
11:30 L’ergonomia come elemento di innovazione della Sicurezza e Salute negli ambienti di Lavoro
Erminia Attaianese- Università degli Studi di Napoli Federico II
11:50 Esposizione a radiazioni non ionizzanti: valutazione dei rischi e formazione
dei lavoratori
Rita Massa, Università degli studi di Napoli Federico II- Dipartimento di fisica 12:10
Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro:
la nuova norma ISO 45001
Diego Cerra, AICQ-Meridionale 12:30 Testimonial aziendali
11:00 Prevenzione della salute dei lavoratori: monitoraggio ambientale, biologico e sorveglianza sanitaria
Nadia Miraglia, Università di Studi della Campania Luigi Vanvitelli
13:00 Discussione e Conclusione
Modera: Raffaele d’Angelo – coordinatore Contarp – Inail Direzione regionale Campania
Organizzato da
Inail – Direzione regionale Campania, campania-comunicazione@inail.it – tel. 0817784566
INAIL – convegno INNOVATION VILLAGE
INDUSTRIA 4.0 E SICUREZZA SUL LAVORO: BUONE PRASSI, INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI
INNOVATION VILLAGE 2018 Napoli – Mostra d’Oltremare – padiglione 5 6 aprile 2018, sala BERNERS LEE – ore 10,00
SINTESI DELLA RELAZIONE SVOLTA DA PAOLA MARONE (PRESIDENTE FONDAZIONE ORDINE INGEGNERI NAPOLI e PRESIDENTE CENTRO FORMAZIONE E SICUREZZA IN EDILIZIA.CFS NAPOLI)
Le attività di prevenzione messe in campo dall'INAIL, rappresentano da anni un valore strategico di riferimento anche per l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli (di cui mi onoro di presiedere la Fondazione) e per il CFS Napoli, ente paritetico bilaterale attivo nel settore delle costruzioni.
Entrambi gli enti si occupano infatti di formare ed informare rispettivamente professionisti ed imprese e lavoratori.
Molte sono le collaborazioni in corso tra l’INAIL ed entrambi gli enti.
D’altra parte investire in sicurezza conviene, non è solo un semplice slogan "di civiltà", ma una verità comprovata dai numeri. E' quanto emerso dalla ricerca europea del 2011 promossa dall’Issa (AGENZIA EUROPEA PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO) che ha rilevato come ogni euro speso in prevenzione garantisca un ritorno economico (il cosiddetto Rop, acronimo che sta per "return on prevention") pari in media a 2,2 euro.
Torniamo alle collaborazioni in corso .
Come noto, Il decreto legislativo 81/2008 impone degli adempimenti normativi: la valutazione del rischio deve essere declinata in modo nuovo e attento al patrimonio umano. A tutt’oggi – però - solo pochissime aziende hanno ottemperato alla normativa.
L’Inail e l’Ordine degli Ingegneri di Napoli puntano a fornire delle linee interpretative del Decreto a partire dal mondo delle professioni tecniche.
Particolare attenzione viene rivolta alle politiche per la sicurezza in ottica “di genere”, con un'azione articolata in progetti mirati che conduca all'elaborazione di linee-guida ad hoc.
Diamo anzitutto un occhio alle cifre. Le donne iscritte all’albo nazionale degli ingegneri hanno guadagnato, soprattutto negli ultimi anni, una posizione di rilevo, rappresentando nel 2017 il 14,5% degli ingegneri iscritti all’Albo (su 240.000 iscritti totali le donne sono circa 34.800); nel 2016 erano il 14% e nel 2015 erano il 13,7%.
La regione con la maggiore incidenza di donne ingegnere iscritte all’albo è la Sardegna, in cui circa un quarto degli ingegneri è di sesso femminile. Campania, Veneto e Molise risultano, al contrario, le regioni in cui il tasso di presenza femminile supera di poco il 10%.
Complessivamente la professione ingegneristica annovera, in ambito nazionale, il 18,3% dei laureati.
Molto si è discusso sul termine “genere” e di quanto questo attenga al ruolo nella società degli individui e non piuttosto alle diversità biologiche dei lavoratori. Il riferimento al genere si configura quale “contenitore” più ampio delle diversità fra lavoratori e lavoratrici. Ciò che ci si prefigge è lo studio ed il governo delle conseguenze che l’appartenere ad uno o l’altro dei generi può determinare in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
La scelta è caduta sul mondo delle professioni tecniche poiché è in questo settore, che le donne si stanno affermando maggiormente rispetto ad altri campi, inoltre un lavoro altamente qualificato, quale quello professionale, difficilmente è soggetto al fenomeno dell’abbandono da parte delle lavoratrici a causa della nascita di uno o più figli.
L’approccio è complesso, poiché il professionista può essere datore di lavoro, libero professionista o dipendente e pertanto avere il punto di vista del debitore o del creditore di sicurezza e poi offre una vasta platea di soggetti, lavorazioni ed ambienti lavorativi da studiare avvalendosi dell’ottica di genere.
Nella prima fase del progetto è stato realizzato un questionario ad hoc che è stato somministrato alle iscritte che ci ha fornito un primo quadro generale.
Si è poi passati alla seconda. Da tempo il Centro formazione e sicurezza in edilizia di Napoli, con la Direzione Regionale dell'INAIL Campania, ha in atto una proficua collaborazione per l'attuazione di progetti efficaci volti alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e di conseguenza utili per lo sviluppo delle imprese del comparto edile. A tal proposito ricordo il progetto SISCA , realizzato nel 2011, validato come “buona prassi” nel 2013, consistente in un Sistema di rilevazione in tempo reale per la valutazione dei rischi nei cantieri edili, oggi in fase di evoluzione per la realizzazione di un'App, per garantire facilità di applicazione e costi bassi . Un passaggio doveroso vista la crisi di enormi proporzioni che ha investito il settore edile comportando dal 2007 ad oggi la riduzione degli investimenti di circa il 35% , la fuoriuscita di oltre 100.000 imprese dal mercato e la perdita occupazionale di oltre 600.000 lavoratori.
Negli ultimi anni, grazie all’azione sinergica realizzata da enti , istituzioni, associazioni. il numero di infortuni sul lavoro nel settore delle costruzioni, è andato riducendosi.
Dall’analisi dei dati INAIL si evince infatti che, da diversi anni, prosegue la flessione degli infortuni totali indennizzati, mentre il numero di quelli mortali, dopo un importante aumento registrato nel 2015, ha ricominciato a scendere.
Il numero di infortuni indennizzati totali nel 2016, pari a 32.379, è diminuito del 5,5% rispetto all’anno precedente, confermando le riduzioni già avvenute negli anni passati.
Anche l’incidenza degli infortuni totali rispetto al numero di occupati si è ridotta, passando da 28,6 nel 2012 a 23,1 nel 2016 per 1.000 occupati.