Nella Cappella del Santissimo Sacramento della Basilica di San Giovanni Maggiore, l'autrice, Giovanna Gravina, presenta il suo libro "Le mani sulla città - Dietro le quinte di un film senza tempo" (edito da Homo Scrivens, collana “Arti”).
Appuntamento martedì 26 settembre 2017, dalle ore 17:30 nella Cappella del SS. Sacramento presso la Basilica di San Giovanni Maggiore, Rampe S. Giovanni Maggiore – Napoli.
Insieme all’autrice, è previsto l’intervento di:
Pasquale Iaccio (docente e storico del cinema);
Massimo Rosi (architetto e fratello del cineasta, che collaborò alle riprese);
Chiara Tortorelli (scrittrice).
Modera il giornalista Giovanni Capozzi che illustrerà alcuni documenti inediti risalenti all’estate del 1962: un carteggio tra Francesco Rosi e l’ingegnere napoletano Antonio Guizzi, esperto di legislazione urbanistica, che fu consulente del regista nella fase di messa a punto della sceneggiatura).
Dall’incontro della studiosa e cinefila Giovanna Gravina con il regista Francesco Rosi è nata l’idea del libro “Le mani sulla città – Dietro le quinte di un film senza tempo”.
Frutto di un accurato lavoro di ricerca e raccolta di documenti di archivio, testimonianze, voci critiche d aneddoti, il volume rappresenta un “dietro le quinte” dagli anni ‘60 a oggi e aggiunge all’affascinante storia del film, Leone d’oro al Festival di Venezia del 1963, un’intervista inedita al regista.
Il libro ha inoltre ricevuto la menzione di merito del Premio "Tulliola Renato Filippelli" 2017.
Il libro
Con la prefazione del docente di Storia del cinema Pasquale Iaccio e l’introduzione dell’architetto Massimo Rosi, fratello del regista che ha partecipato attivamente alla realizzazione del film, il libro si apre con un’intervista con Francesco Rosi, scomparso nel 2015.
“I personaggi e i fatti qui narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce”: si legge nei titoli di testa del film.
Da un lungometraggio che ha fatto storia, e della viva voce del regista napoletano nasce questo testo, frutto di lunghe ricerche su documenti e archivi. Un backstage in progress che copre un arco di tempo di cinquant’anni con interviste inedite, ritagli di giornali, curiosità, aneddoti, voci critiche che testimoniano il retaggio e la ricchezza intramontabile del film, simbolo storico dell’Italia e denuncia delle collusioni tra potere economico e potere politico corrotto.